La società di gestione G-RO passa il testimone alla Fondazione bluCinque.
Il saluto della direzione artistica Chiara Barbero e Romeo Grosso (quinquennio 2020/2025)
«È stata una sfida entusiasmane, avvincente, galvanizzate, partita fra le difficoltà delle chiusure dovute al Covid – uno dei periodi più difficili per lo spettacolo dal vivo – e portata al successo attraverso la ricerca di mille collaborazioni. Siamo riusciti a ottenere importantissimi risultati, attraverso una programmazione originale che è stata in grado di incuriosire e fidelizzare il pubblico cittadino, regionale e non solo. Siamo felici e orgogliosi di riconsegnare alla città una struttura fortemente frequentata, inserita nel tessuto sociale e pronta a cogliere nuove sfide e obiettivi futuri. Il nostro ringraziamento personale va, oltre che alle istituzioni e ai collaboratori, ai giornali, ai giornalisti, alle associazioni, ai cittadini, ai gruppi organizzati di ragazzi e alle singole persone che ci hanno supportato e che hanno saputo incoraggiarci nei momenti difficili e godere con noi dei successi ottenuti.»
G-RO srls, la società che gestisce l’hub culturale Suoneria a Settimo Torinese, ha annunciato nell’estate di non aver partecipato al nuovo bando di gestione della struttura per il periodo 2025 / 2029 (oltre eventuale proroga fino al 2032). La decisione è arrivata dopo una lunga riflessione da parte della direzione «Sono stati presi in considerazione diversi aspetti che riteniamo confluiscano naturalmente verso questa scelta, in primis il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati all’atto dell’assunzione di questo incarico già in questo quinquennio.»
La sfida per il riposizionamento venne affidata alla direzione di Chiara Barbero e Romeo Grosso cinque anni fa e oggi consegnano alla città di Settimo una struttura viva, pienamente operativa e molto frequentata, in grado di dialogare con la città di Torino e di essere attrattiva anche aldilà dei confini piemontesi. Le due sale hanno visto un numero di spettacoli e spettatori sempre crescente, come dimostrano i tantissimi sold out.
Nel corso del quinquennio di gestione le scelte artistiche sono state tutte rivolte alla ricerca della qualità degli spettacoli, degli artisti e degli interpreti invitati, sia in ambito teatrale che musicale, facendo ritornare a Settimo grandi nomi del teatro e della musica italiana e internazionale, e riuscendo a coniugare al meglio la cultura popolare con gli aspetti più colti e raffinati delle espressioni artistiche.
Al contempo, in questi cinque anni di gestone – riconoscendone l’assoluto valore per la collettività – è stato ricreato uno strettissimo rapporto con le tante realtà culturali, sociali e artistiche espressione della città di Settimo, non solo ospitando attività ma spesso attraverso uno strumento più forte quale la co-creazione di eventi.
Un luogo quindi dai molti volti, in cui hanno avuto spazio, gli uni accanto agli altri, artisti affermati, professionisti, amatori e molta della cultura che nasce dal territorio.
Per dare nuova linfa al Teatro Garybaldi si è inoltre immaginato e costruito un percorso specifico dedicato ai ragazzi con proposte pensate per le famiglie e per le scuole.
In particolare si è voluto aprire un dialogo costante con gli istituti del territorio, non solo attraverso l’offerta – per la prima volta – di rassegne teatrali ad hoc, ma anche ospitando spettacoli in cui i ragazzi stessi sono protagonisti.
Certamente il rifiorire del Garybaldi non sarebbe stato possibile senza il supporto dei molti artisti che hanno accettato il nostro invito e popolato le nostre stagioni: Alessandro Bergonzoni, Emma Dante, Antonio Manzini, Marco Paolini, Francesco Piccolo, PIF, Antonio Rezza, Paolo Rossi, etc, etc.
Ugualmente, il Combo Club è tornato a essere uno spazio fortemente frequentato e il suo cartellone da tenere d’occhio grazie a una programmazione continua, originale e diversificata, con concerti in grado di spaziare dal jazz al pop, dal rock al folk, così da attrarre diversi pubblici di riferimento. E anche in questo caso un grazie va alle agenzie e agli artisti (Lucio Corsi, James Senese, Les Négresses Vertes, NAIP, Bandabardò, Almamegretta, Barcelona Gipsy balKan Orchestra, Pop X, Fabrizio Bosso, Modena City Ramblers, Ghemon etc. etc.) che hanno creduto in questo progetto e nella possibilità di scrivere un nuovo capitolo di una struttura che aveva vissuto momenti alterni di cui erano stati testimoni. Ultimo, ma non meno importante in questo processo di crescita, è stato il supporto fattivo di Fondazione Piemonte dal Vivo.
A fianco della programmazione indoor, la direzione ha poi scelto di rafforzare e completare la proposta artistica e culturale sul territorio partecipando al bando per la progettazione e la realizzazione delle ultime due edizioni del FuoriTutti Festival così da arrivare anche a un pubblico più difficile da intercettare, quello dei giovanissimi. Fra gli ospiti Naska, Fulminacci, MadMan, Mostro ma anche Dargen D’Amico e Manuel Agnelli, di altra generazione ma trasversali per la loro partecipazione come coach a uno dei talent più amati, o ancora artisti emergenti che ora stanno sbocciando come Anna Castiglia.
Accanto a questa grande vetrina si è affiancato un importante progetto che ha permesso di dare voce e visibilità all’associazionismo locale che quotidianamente aiuta giovani e giovanissimi a coltivare la passione per la musica.
Riposizionare la struttura, dargli nuovo prestigio, incrementare e ampliare il pubblico in teatro così come ai concerti, accrescere la quantità di spettacoli tenendo alta la qualità, dare una sostenibilità economica alle varie iniziative, valorizzare il territorio su cui la struttura insiste e valorizzare le realtà locali che sul territorio operano: un ampio ventaglio di obiettivi, tutti concatenati, che la società di gestione si era data all’inizio di questo cammino e che, dati alla mano, sono stati raggiungi in questo quinquennio.


